La storia di via Po

Via Po è una delle principali vie storiche del Centro di Torino e collega piazza Castello a piazza Vittorio Veneto.

Una grande strada ricca di commerci, edifici pubblici, chiese e palazzi. Progettata nel tardo XVII secolo così come è rimasta sino ad oggi, delimitata da facciate di architettura uniforme e con due sistemi porticati continui. La via crea un cannocchiale prospettico unico, scendendo con il fondale della Gran Madre di Dio e della collina e viceversa, salendo, con lo sfondo austero del Castello.

Larga 30 metri (compresi i portici) e lunga 704, venne realizzata in modo non parallelo a causa della necessità di collegare il centro della città con il ponte sul Po. I portici che la caratterizzano, congiunti a quelli di piazza Castello, via Roma e via Pietro Micca, creano il più lungo sistema di portici presente in città. La strada ha il rivestimento in lose, elemento tipico delle vie del centro storico.
La via rappresenta da tempo un’importante arteria di comunicazione e ospita le principali linee del trasporto pubblico torinese.

Via Po – 1890

La storia

La sistemazione della Contrada di Po venne incoraggiata nel 1663 dal Duca Carlo Emanuele II con un duplice scopo: risanare una zona considerata malsana e ampliare la città. L’architetto Amedeo di Castellamonte si occupò di portare a termine il progetto di realizzare la nuova via Po, che fu inaugurata nel 1674.

Intorno al 1720 Vittorio Amedeo II fece costruire il porticato su ambo i lati, rinominandola via Po.
Successivamente, a inizio ‘800, Vittorio Emanuele I fece aggiungere la copertura completa anche sull’intersezione delle vie che l’attraversano. Tuttavia, tale copertura, è dedicata solamente al lato sinistro della via. Lo scopo era infatti di consentire al Duca di raggiungere comodamente il fiume da Palazzo Reale anche in caso di pioggia.

Questa asimmetria viene ancora oggi ricordata dai torinesi che comunemente identificano i lati di via Po come Portici del Re o Portici della pioggia da una parte, e lato del popolo o lato del sole dall’altra.

Durante la Seconda guerra mondiale intensi bombardamenti nel 1944 la danneggiarono gravemente, soprattutto il lato destro della via.
Successivamente la via e i suoi edifici vennero recuperati e restituiti alla Città come si mostrano ai giorni nostri.

La via ospita anche la sede storica dell’Università degli Studi di Torino, fondata nel 1404, con il grande cortile interno circondato da un loggiato e dai busti e dalle statue dei professori illustri che vi hanno insegnato.
Sul lato opposto si trova il palazzo dell’Accademia di medicina di Torino, dove Ascanio Sobrero compì i suoi studi sulla sintesi della nitroglicerina: una targa ricorda l’evento.

Piazza Vittorio – 1890

Le tranvie

Le prime vetture pubbliche a transitare in via Po risalgono all’Ottocento.

Nel 1845 furono infatti concesse due linee di omnibus, ossia vetture che viaggiavano su gomma trainate da cavalli su rotaie di granito. Una linea di 2,9 chilometri collegava Borgo Nuovo (via Mazzini angolo c.so Cairoli) alla Porta d’Italia (p.zza della Repubblica); l’altra di 2,7 chilometri andava da Porta Susa a Porta Po  (l’odierna piazza della Gran Madre).  Esse diventarono le linee 1 e 2.
La linea che transitava su via Po era la n.1. La tariffa era di 20 centesimi indistinta per qualunque percorso. I passaggi avevano una frequenza di venti minuti.

Per rendere più veloce e meno faticoso per gli animali il trasporto dei passeggeri, il primo gennaio del 1872 nacque a Torino la prima linea di tram a cavalli su rotaia di ferro. Fu la prima in Italia. Nel 1897 si elettrificò l’intera rete di trasporto.
Negli anni ’20 del XX secolo la gestione delle tranvie divenne totalmente pubblica, con l’unificazione e la riorganizzazione dell’intera rete gestita dalla municipalizzata ATM.
Nel secondo dopoguerra iniziò la ricostruzione di un parco rotabile fortemente danneggiato e l’espansione della rete (23 linee). Su via Po transitava la linea 4 per svolgere la tratta “Via Salbeltrand-Piazza Gran Madre”.
Una sostanziale riorganizzazione della rete nel 1982 diede vita all’attuale schema della rete tranviaria ancora in uso che vede le linee tranviarie 13 e 15 viaggiare sulla direttrice di via Po.
L’ultimo intervento infrastrutturale che interessò la via risale invece al 1980 e riguardò, esattamente come ai giorni nostri, la rimozione e la sostituzione dei binari.

Via Po – 1914

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